Klappar, la voce fuori dal gregge



Klappar, la voce fuori dal gregge




Klappar si interroga, Klappar risponde, Klappar fa il latte,


Klappar legge, Klappar scrive, Klappar fa la maglia,



insomma Klappar sgobba tutto il giorno come un mulo MA…


è una PECORINA!!!





lunedì 18 giugno 2012

Europei 2012

Se le pecore potessero partecipare agli Europei di calcio sarebbero tutte in campo.

Sprecare quell'erbetta così verde è un vero peccato.



mercoledì 13 giugno 2012

PAPEROGA COMBINAGUAI (?)

Paperoga mi è sempre stato antipatico. Sconclusionato, casinista, superficiale, indifferente alle conseguenze negative che le sue stranezze causano agli altri (soprattutto a Paperino).

Da pecorina insuperbita dal periodo trascorso in città ero convinta di potergli dare un sacco di lezioni su come si sta al mondo. Ma quando l’ho conosciuto meglio sono rimasta spiazzata: è stato lui ad insegnare qualcosa a me. E mica una sciocchezza da nulla!


Paperoga è sì sconclusionato, ma perché è curioso di tutto ciò che lo circonda e che potrebbe imparare. È indubbiamente confusionario, ma non avevo mai considerato la sua energia dirompente, la voglia di fare e di sperimentarsi. Forse affronta le cose con un po’ di noncuranza, ma ho capito che è solo libertà. Libertà di essere se stesso.
PAPEROGA È SE STESSO ED È FELICE!!

C’è una lezione migliore di questa?

mercoledì 23 febbraio 2011

Klappar e l'amico che vien dal mare


 Ti ho conosciuto una sera, una sera in cui non potevo parlare. Non ho potuto chiedere il tuo nome e tu non me l'hai svelato. Ma queste foto parlano più di quanto possa fare io. So di aver trovato un nuovo amico, e voglio sentire i racconti del tuo passato. Mi hai detto di essere figlio di una delfina e di uno squalo: delicato e selvaggio insieme.. chissà dove sei cresciuto. Voglio che mi racconti tutto, per prima cosa che mi riveli il tuo nome.

Mio nuovo amico, non vedo l'ora di incontrarti di nuovo.
Klappar

venerdì 18 febbraio 2011

Klappar e Doris Lessing

Ma forse il destino non è altro che il temperamento di ciascuno di noi, quello che attrae invisibilmente la gente e gli eventi. Ci sono persone che mostrano una certa passività nei confronti della vita, aspettando di vedere che cosa arriverà loro nel piatto, o cosa cadrà loro in grembo, o le guarderà in faccia e poi cercano non tanto di afferrarlo quanto di aspettare, lasciando che la cosa si sviluppi, si riveli. Poi si tratta di farne il meglio, di fare quello che si può.
Avrebbe mai creduto, a diciannove anni, sposando Johnny quando non c'era nessuna ragione di aspettarsi altro che guerra e tempi duri, che si sarebbe ritrovata a essere una specie di madre di famiglia?
A quale punto del percorso avrebbe dovuto dire, posto che fosse stata determinata a evitare questo destino, "No, non voglio"? Aveva lottato contro la casa di Julia, ma probabilmente sarebbe stato meglio se avesse ceduto molto prima, se avesse detto sì, sì a quello che stava accadendo, e se lo avesse detto con consapevolezza, accettando quello che si era ritrovata di fronte. Era questa adesso la sua filosofia. Dicendo no, si fa spesso come quelli che divorziano da un compagno solo per sposarne uno uguale nell'aspetto e nel carattere: ci portiamo dentro dei modelli invisibili che sono ineluttabilmente parte di noi come le nostre impronte digitali, ma non li riconosciamo finchè non ci guardiamo intorno e li vediamo rispecchiati.
"Sappiamo ciò che siamo.." (Oh, no che non lo sappiamo!) "..ma non quel che potremmo essere."

Doris Lessing, Il sogno più dolce

venerdì 11 febbraio 2011

Klappar e il pastore Emilio

Ogni anno solo in Italia migliaia di pecore mettono al mondo piccoli cucciolini cui non possono assicurare un futuro. Migliaia di pecorine disperate e di agnellini che non sanno se potranno vedere un nuovo giorno. Ma noi qualcosina la possiamo fare. Sì, perché oggi c’è chi pensa anche a noi poveri ovini.
E’ possibile adottare una pecora a distanza!
In cambio forme di pecorino, prodotti tipici sardi e la possibilità di scegliere il nome del bebè! E poi conoscerete il pastore Emilio!! Non è meraviglioso??



                                              http://www.sardiniafarm.com/index.htm

Se ognuno lo facesse con i cuccioli della propria specie non sarebbe bellissimo? Certo, voi umani non avreste in cambio formaggio e copertine di lana, ma credo che l’affetto e l’immagine sorridente di un bimbo cui avete garantito vaccini e istruzione possano valere anche di più..o sbaglio?

giovedì 10 febbraio 2011

Klappar new look

Io sono una Pecorina, e come tutte le femmine, quando arriva un momento un po’ “buio”, per risollevarmi penso a un cambio di look: rivoluzionare lo stile e la pettinatura per rivoluzionare la quotidianità.
Per una pecorina però, tutto questo è più complicato. Se su google cercate nuovi tagli di capelli e suggerimenti di abbigliamento troverete di tutto per voi umani, ma per noi niente! Sempre e solo riccioloni bianchi? O al massimo una rasata totale? No, non mi va più. Voglio sentirmi un pochino speciale anche io. E allora..ho trovato un paio di cosette su un sito.. sono per gatti, lo so, quelli lì hanno tutte le attenzioni, però secondo me possono andarmi bene. Io avrei già deciso la mia preferita, e voi? Cosa mi consigliate?? Non sono stupende??





sabato 29 gennaio 2011

Klappar e la macchina del fango

Questo post è diverso dagli altri. Non posso tacere un evento increscioso che purtroppo mi vede protagonista. Sono state diffuse delle fotografie che mi ritraggono , ahimè lo ammetto, ubriaca alla festa a cui ho partecipato il 31 dicembre del 2010. Non voglio farne mistero ed ora le pubblicherò anche qui, in modo che tutti voi siate informati di quel che sta accadendo.

 


 

Naturalmente sono molto dispiaciuta di quel che si è verificato, ma il punto, qui è un altro.
Da dicembre è iniziata la mia vita di città, tra incredibili novità ed esperienze. E soprattutto tra nuovi amici. Amici?? E’ difficile accettare che complici e autori del discredito che si vuole gettare su di me siano proprio le persone a me più care. Ma la macchina del fango non si ferma davanti a così poco, all’affetto e alla fiducia, anzi. Eppure come posso biasimare completamente coloro che stanno cercando di intimidirmi, di distruggere la mia reputazione e rispettabilità di pecorina giornalista d’assalto? Sono anche loro vittime di un sistema di cui non si rendono conto. Non capiscono che appena diventeranno scomodi a qualcuno subiranno la stessa sorte.
Leggendo gli articoli di Roberto Saviano sulla macchina del fango, ingenuamente (sono solo una pecorina dal vello bianco, io) pensavo di essere al riparo da quei meccanismi e mi concentravo sullo sdegno e sulla solidarietà verso chi invece ne era suo malgrado coinvolto.
Ora capisco molto meglio le parole di Saviano, quando dice che nessuno è estraneo a tutto questo. Direttamente o indirettamente la macchina del fango ci distrugge tutti. Lo scopo è cercare ”di capovolgere la realtà, la verità. Chi ha creato ricatti cerca di passare per ricattato, chi commette crimini pubblici, cerca di dichiarare che è solo una vicenda privata, chi tiene mezzo paese nella morsa del ricatto delle foto, delle informazioni, delle agenzie, del pettegolezzo, dichiara di essere spiato.” “L'altro obiettivo della macchina del fango è intimidire (...) è controllare la vita delle persone note a diversi livelli, in modo da poterne condizionare le dichiarazioni pubbliche. E quando serve, incassarne il silenzio.”
Ma io, Pecorina Klappar, non lascerò che il fango mi soffochi. Io sono d’accordo con Saviano e farò come lui stesso cerca di fare e come tutti noi dovremmo reagire. “A tutto questo si risponde non sentendosi migliori, ma, con tutte le nostre debolezze e i nostri errori, sentendosi diversi. Sentendoci parte dell'Italia che non ne può più di questo racket continuo sulla vita di chi viene considerato nemico del governo.” Il mio blog non verrà chiuso, né smetterò di dire la verità. Io non sono così, e so che nemmeno coloro che hanno partecipato a questa diffamazione intimidatoria saranno sordi a queste parole.